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Come il nuovo Condono Edilizio potrebbe influenzare il mercato immobiliare italiano

l recente dibattito attorno al condono edilizio proposto dal Ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini, ha suscitato grande interesse tra proprietari, acquirenti e operatori del settore immobiliare.





Le proposte di regolarizzazione mirano a sanare una serie di difformità edilizie, aprendo nuove prospettive per migliaia di proprietà in tutto il paese, con l’obiettivo di legittimare i lavori ormai consolidati negli anni, ma che oggi bloccano la circolazione e la ristrutturazione degli immobili.

Tuttavia, per comprendere a pieno l'impatto di questa proposta sul mercato immobiliare italiano, è necessario analizzare i dettagli e le implicazioni della stessa.


Il condono edilizio si articola su tre livelli crescenti di irregolarità, affrontando problemi che vanno dalle semplici discrepanze di natura formale alle difformità più sostanziali. Queste includono errori nel progetto che sono stati corretti durante la costruzione, modifiche interne agli edifici accumulatesi nel corso dei decenni e situazioni che non possono più essere regolarizzate a causa della doppia conformità.


I TRE LIVELLI DI IRREGOLARITÀ


  1. Il primo livello, nonché quello delle difformità formali, riguarda gli errori nel progetto che sono stati corretti durante la costruzione, creando discrepanze tra il progetto approvato e ciò che è stato effettivamente realizzato. Ad esempio, finestre o cornicioni che non rispettano esattamente quanto dichiarato nel progetto iniziale.

  2. Il secondo livello di irregolarità riguarda le modifiche interne agli edifici nel corso degli anni, come spostamenti di tramezzi o aperture di porte, che oggi rappresentano delle difformità rispetto alla conformità attuale.

  3. Il terzo livello di irregolarità comprende situazioni che, pur potendo essere sanate al momento della realizzazione dell'intervento, non sono più regolarizzabili a causa del meccanismo della doppia conformità.


L'obiettivo principale del condono edilizio è consentire la legittimazione di lavori ormai consolidati nel tempo, eliminando ostacoli alla circolazione e ristrutturazione degli immobili. Si tratta principalmente di interventi minori, come muri, soppalchi, finestre e balconi, diventati parte integrante degli immobili nel corso degli anni nonostante non siano conformi ai titoli legittimanti.



Per i proprietari di immobili con difformità edilizie, la proposta di condono edilizio potrebbe offrire un'opportunità preziosa. Consentendo la regolarizzazione di tali elementi, la normativa potrebbe agevolare il processo di vendita o locazione degli immobili e ridurre le restrizioni burocratiche.

Tuttavia, è fondamentale considerare le implicazioni legali e urbanistiche prima di procedere con eventuali richieste di sanatoria.


È importante sottolineare che il condono edilizio non riguarda immobili radicalmente abusivi, ma interventi edilizi minori che hanno comportato discrepanze rispetto ai titoli legittimanti. Inoltre, la normativa rispetta la regolarità urbanistica, impedendo la sanatoria di immobili costruiti in zone in cui la costruzione è vietata.


Di particolare rilievo è il fatto che questa misura dovrebbe coinvolgere circa l'80% dei proprietari immobiliari italiani. Inoltre, è interessante notare anche che essa viene proposta proprio nei giorni in cui muoiono definitivamente il bonus edilizio del 110% e le agevolazioni che hanno influenzato il settore dell'edilizia negli anni precedenti.





In conclusione, il condono edilizio proposto rappresenta un'opportunità significativa per migliaia di proprietari di immobili in Italia. La sua attuazione potrebbe contribuire a sbloccare il mercato immobiliare, semplificare le procedure amministrative e agevolare la regolarizzazione delle difformità edilizie consolidate nel tempo. Il condono potrebbe introdurre un nuovo meccanismo che attualmente non è disponibile per i Comuni: gli sportelli unici potranno avere il potere di condizionare il rilascio della sanatoria alla realizzazione di lavori necessari per garantire la conformità dell'immobile alle norme attuali. Questo potrebbe includere richieste di demolizione di parti dell'edificio al fine di regolarizzarlo. Tuttavia, la sua efficacia dipende dall'effettiva approvazione del decreto.


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