Tutto quello che devi sapere sulla scadenza della seconda rata IMU 2024: guida completa
- Capital House Bologna
- 10 dic 2024
- Tempo di lettura: 3 min
La seconda rata dell’IMU (Imposta Municipale Propria) per il 2024 è alle porte: il termine ultimo per effettuare il pagamento è fissato al 16 dicembre 2024. Questa scadenza è particolarmente importante per i proprietari di immobili soggetti all’imposta, che devono saldare l’importo dovuto per l’anno corrente. Vediamo nel dettaglio cosa comporta questa scadenza, chi è tenuto a pagare e come calcolare correttamente l’importo.

Che cos’è l’IMU?
L’IMU è un’imposta patrimoniale introdotta nel 2012 con il “Decreto Salva Italia” del governo Monti. Essa sostituisce l’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) e, in alcuni casi, anche l’IRPEF sugli immobili non locati. Il suo scopo principale è fornire entrate dirette ai Comuni, che possono stabilire aliquote personalizzate per adattarsi alle proprie esigenze finanziarie.
L’IMU si applica a:
Fabbricati (esclusa l’abitazione principale, salvo immobili di lusso);
Aree edificabili;
Terreni agricoli non condotti direttamente da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali.
Le abitazioni principali (ad eccezione delle categorie catastali A1, A8 e A9) godono di esenzione. Questo vale anche per altre tipologie specifiche di immobili, come vedremo nella sezione dedicata.
Chi deve pagare l’IMU?
Sono obbligati al pagamento dell’IMU:
Proprietari di immobili non esenti (seconda casa, immobili di lusso, fabbricati commerciali, ecc.).
Titolari di diritti reali sull’immobile (es.: usufrutto, enfiteusi, diritto di superficie).
Locatori di aree edificabili o terreni agricoli, salvo esenzioni specifiche.
Esenzioni principali per il 2024
Le esenzioni IMU includono:
Abitazione principale (non di lusso): l’abitazione in cui il proprietario e il suo nucleo familiare risiedono e dimorano abitualmente.
Immobili di enti non profit: utilizzati per attività sociali, culturali o assistenziali.
Terreni agricoli: se posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali.

Immobili in comodato d’uso gratuito: concessi a parenti di primo grado (genitori/figli) che rispettano i requisiti di residenza stabiliti dal Comune.
Immobili di cittadini AIRE: per chi percepisce una pensione in convenzione internazionale con l’Italia, è prevista una riduzione del 50% sull’imposta per un unico immobile non locato.
Come calcolare l’IMU 2024
Il calcolo dell’IMU si effettua seguendo questi passaggi:
Determinare la base imponibile:
Partire dalla rendita catastale dell’immobile (disponibile nella visura catastale).
Rivalutare la rendita del 5% e moltiplicarla per un coefficiente che varia in base alla categoria catastale. Ad esempio:
Abitazioni (non di lusso): coefficiente 160.
Uffici e studi privati: coefficiente 80.
Immobili commerciali: coefficiente 55.
Applicare l’aliquota IMU:
Ogni Comune stabilisce le aliquote di riferimento entro un range definito dalla legge. L’aliquota ordinaria è dello 0,76%, ma può variare (fino a un massimo dell’1,06%).
Detrazioni e agevolazioni:
Per le abitazioni principali di categoria A1, A8 e A9, è prevista una detrazione base di 200 euro, con possibili sconti aggiuntivi per figli a carico.
Strumenti utili
Per semplificare il calcolo, molti Comuni offrono strumenti online di simulazione del calcolo IMU. È inoltre possibile rivolgersi a un consulente fiscale per una verifica dettagliata.
Come pagare l’IMU entro il 16 dicembre 2024
Le modalità di pagamento includono:

Modello F24: è il metodo più comune, accettato presso banche, uffici postali e piattaforme online.
Bollettino postale: da compilare indicando i dati catastali e il codice del Comune.
PagoPA: un sistema digitale sempre più diffuso, che consente un pagamento rapido e sicuro.
Prima di effettuare il versamento, verifica l’importo esatto attraverso il sito istituzionale del tuo Comune o il supporto di un professionista.
Cosa fare in caso di ritardo nel pagamento
Se non riesci a rispettare la scadenza del 16 dicembre, puoi ricorrere al ravvedimento operoso, una procedura che permette di regolarizzare il versamento pagando una sanzione ridotta. Le opzioni disponibili sono:
Ravvedimento sprint: entro 14 giorni dalla scadenza, con sanzione dello 0,1% al giorno.
Ravvedimento breve: entro 30 giorni, con sanzione dell’1,5%.
Ravvedimento medio: entro 90 giorni, con sanzione dell’1,67%.
Ravvedimento lungo: entro un anno, con sanzione del 3,75%.
La scadenza del 16 dicembre 2024 rappresenta un momento cruciale per i contribuenti soggetti all’IMU. Pianificare con anticipo il calcolo e il pagamento dell’imposta può aiutarti a evitare sanzioni e ritardi. Se hai dubbi o domande specifiche, non esitare a rivolgerti a un esperto o al tuo Comune di riferimento.
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